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Autoerotismo uomo: tecniche e consigli anche per gay

Se una volta la masturbazione maschile era qualcosa di sporco e legato alla depravazione, ai nostri giorni medici e psicologi consigliano assolutamente di provare piacere attraverso l’autoerotismo.

La masturbazione maschile

L’uomo ha bisogno di uno stimolo visivo per eccitarsi.

Video pornografici e foto piccanti sono l’ingrediente fondamentale per fare viaggiare l’immaginazione e arrivare al piacere. La masturbazione maschile consiste, il più delle volte, semplicemente nell’accarezzarsi il pene con un movimento avanti e indietro che simula la penetrazione.

Questo fino ad arrivare all’eiaculazione e all’orgasmo. Si possono ovviamente variare alcuni elementi, per rendere questa pratica ancora più piacevole. Prima di toccare direttamente il sesso, si può cominciare ad accarezzare il pene attraverso i pantaloni per stimolare progressivamente l’organo riproduttore.

Durante la vera e propria masturbazione si può utilizzare la mano libera per accarezzarsi il corpo: il basso ventre, l’interno coscia, il collo, le spalle, in modo da stimolare contemporaneamente anche le zone erogene secondarie. Alcuni uomini amano accarezzare contemporaneamente anche l’ano, sia semplicemente all’esterno che inserendo un dito e, anche se è una pratica ancora considerata tabù da molti, moltiplica le sensazioni.

Ci si può eventualmente aiutare con dei sexy toys creati per il piacere maschile.

Per prolungare il piacere e imparare a gestire la propria eiaculazione, ci si può fermare nel momento in cui ci si sente prossimi all’eiaculazione; se ,invece, si pensa di avere superato il punto di non ritorno, si può provare a bloccare l’arrivo dello sperma esercitando una pressione alla base del pene.

Un’ottima tecnica da provare in solitaria e da riprodurre in coppia, che si rivela molto utile anche nella ricerca degli orgasmi multipli.
Modificare la rapidità e la forza della pressione permette di variare le sensazioni e di imparare a conoscere meglio il proprio piacere.

Perché masturbarsi

  • Per il piacere sensuale che le carezze procurano e il godimento dell’orgasmo finale.
  • Per soddisfare un bisogno fisico, perché spesso l’uomo prova la sensazione di una pressante necessità.
  • Per scaricare la tensione, prima di un evento stressante: un’importante presentazione sul lavoro, una gara sportiva, un rendez-vous speciale.

    L’orgasmo provoca la secrezione di endorfine, un ormone del piacere che ci rende zen!

  • Per imparare a conoscere il proprio corpo e quindi a controllare meglio il proprio piacere durante il rapporto e a ritardare l’eiaculazione.
  • Perché è stato dimostrato che gli uomini che si masturbano regolarmente hanno meno probabilità di sviluppare il cancro alla prostata.
  • Perché masturbarsi aiuta a dormire, quando si soffre di insonnia.
  • E perché dà sollievo da alcuni malesseri, come l’emicrania.

Oggetti con cui masturbarsi

  • Masturbatore. Si presenta come un uovo di silicone estensibile all’interno del quale si può infilare il proprio sesso, per riprodurre le sensazioni vaginali.
  • Anello vibrante. Viene utilizzato per rendere più eccitanti i rapporti. Può essere un accessorio efficace anche per variare il piacere dell’uomo in solitaria.
  • Lubrificatore intimo. Offre maggiore comfort e permette di provare sensazioni più simili a quelle di un rapporto a due.
  • Bambola gonfiabile. Riproduzione non proprio fedele di una donna e della sua anatomia con attributi che, a seconda del portafoglio, possono essere più o meno fedeli.

Masturbazione omosessuale

Un altro tema fondamentale per quanto riguarda l’autoerotismo maschile è anche la masturbazione anale, utilizzata soprattutto dai gay. Nascosta dall’ignoranza o perchè si pensava fosse prettamente per le persone omosessuali, oggi sta incuriosendo anche gli uomini eterosessuali.

Questo tipo di masturbazione avviene attraverso la stimolazione della prostata con un’esplorazione che si può fare in coppia, con l’aiuto di un dito ben lubrificato della donna o in solitaria, per mezzo di giocattoli sessuali. La prostata si trova a una profondità di circa 7 cm all’interno del retto, lungo la parete che appoggia sul ventre. Si presenta come una piccola noce dalla consistenza spugnosa. Se accarezzata dolcemente, può portare l’uomo a provare degli orgasmi ancora più eccezionali rispetto alla classica masturbazione.

Consigli

La masturbazione rappresenta senza ombra di dubbio la pratica sessuale più diffusa al mondo. Solitamente questa pratica non ha controindicazioni a meno che non si trasformi in un disturbo patologico. Ecco alcuni consigli che possono rivelarsi utili per tutti gli amanti della masturbazione solitaria.

  1. La prima cosa da fare è eliminare l’ansia che può provocare la fretta. Quando si decide di masturbarsi bisogna concedersi del tempo per sè. Per questo motivo è consigliabile farlo quando si è soli in casa, onde evitare di essere interrotti e scoperti. Un rapporto di masturbazione troppo veloce può, col passare del tempo, portare all’eiaculazione precoce.
  2. Se durante tutti i precedenti rapporti solitari si è solamente usato la mano destra è utile provare a cambiarla ed usare quella sinistra. I maggiori studi hanno sostenuto che in questo modo si ha la sensazione che a masturbare il sesso sia un’altra persona.
  3. A volte risulta utile, per movimentare il rapporto, cambiare la posizione in cui ci si masturbo. Solitamente l’uomo preferisce stare sdraiato. Consigliato quindi magari mettersi sulle ginocchio o a gambe all’aria. Ad ogni modo bisogna comunque sempre scegliere la posizione che maggiormente provoca eccitazione e godimento.
  4. Durante la stimolazione bisogna muovere il bacino. In questo modo si aiuta la mente a pensare a un vero rapporto sessuale e l’eccitazione sarà maggiore.
  5. Cambiare anche il ritmo della masturbazione. Se ci si masturba sempre con forza e velocità provare a cambiare ritmo rallentandolo. Viceversa bisogna aumentare la velocità se solitamente la masturbazione avviene a un ritmo basso.

Autoerotismo come gesto naturale

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