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Come fare l’aceto di vino

come fare l’aceto

Ma se volessimo fare l’aceto di vino in casa? Ecco come realizzarlo in pochi e semplici passi.
L’aceto di vino è un ingrediente che non può mai mancare in cucina. Condimento perfetto per le insalate ed elemento che dà un tocco di gradevole acidità in molte ricette, può essere realizzato anche a casa propria.

L’aceto in cucina

Il termine aceto deriva dal latino “acetum” che vuol dire pungente. In cucina l’aceto viene abitualmente usato nella preparazione di molte ricette ed è un elemento fondamentale della famosa vinagrette o come condimento per insalate.

Ne esistono diverse tipologie:

  • aceto di malto: ottenuto dalla fermentazione dell’orzo da maltaggio che trasforma l’amido dei chicchi in maltosio.

    Molto diffuso nella cucina americana e inglese.

  • aceto di vino: è l’aceto più diffuso in Italia e in buona parte d’Europa. Può essere bianco o rosso a seconda del vino scelto per la fermentazione.
  • aceto di mele: ottenuto dall’affinamento del sidro o dal mosto della mela con un processo di acidificazione.

    Ricco di proprietà benefiche viene spesso utilizzato per aumentare la digeribilità del prodotto. Si può ottenere anche la variante con la pera.

  • aceto balsamico: questo aceto è molto apprezzato per il suo sapore, si è diffuso a partire dal Novecento, secondo un procedimento tradizionale.
  • aceto di miele: si ottiene dall’idromele fermentato.
  • aceto di cocco: molto utilizzato nella cucina orientale si ottiene dalla linfa della palma di cocco.

Come produrre l’aceto di vino

Il procedimento è semplice e simile a quello per preparare lo yogurt. È anche economico e permette di scegliere gli ingredienti più salutari.

Il procedimento sfrutta inizialmente una coltura batterica che si sviluppa naturalmente nel vino da trasformare in aceto di vino. La coltura batterica è comunemente chiamata madre dell’aceto ed è uno degli ingredienti per crearlo, insieme a 2 litri di vino e a una damigiana con capacità naturalmente superiore ai 2 litri.

Si comincia prendendo la damigiana scelta, o un altro contenitore, l’importante è che sia capace a sufficienza. Altro elemento da tenere in considerazione è l’ampiezza del foro del recipiente. Una damigiana è perfetta perché il suo foro è largo abbastanza da far passare l’ossigeno ma non da far entrare polvere all’interno. Infatti, per far sì che il vino fermenti, bisogna farlo entrare in contatto con l’ossigeno. Il secondo passaggio consiste nel versare nel recipiente i due litri di vino. Potete sceglierlo sia bianco sia rosso, dipende dalle vostre preferenze. È ovvio che se volete aceto di vino rosso dovrete usare il vino rosso, lo stesso per il bianco.

Ora bisogna lasciar riposare il tutto per un mese, durante il quale sul fondo del recipiente si formerà una sostanza di consistenza spugnosa. Quella sostanza sono i batteri che trasformeranno man mano in aceto il vino che continuerete ad aggiungere di volta in volta. È importante che, prima di aggiungere del vino nuovo, togliate dalla damigiana quello che ormai è diventato aceto di vino. La madre, una volta nata, funziona sempre, ogni qual volta ci serva.

Ricordate che per creare la madre bisogna lasciare il vino a riposo almeno un mese.

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