Alcune idee pratiche per curare la febbre con rapidità e non farsi condizionare troppo dalla sua insorgenza.
L’insorgere delle malattie di stagione, dei raffreddori e degli stati febbrili è una delle costanti della stagione invernale: questo significa che rischieremo di doverne sopportare le conseguenze fino almeno a metà marzo.
Tuttavia, non sempre possiamo – o vogliamo – permetterci di trascorrere alcune giornate sotto le coperte per lasciare che la febbre compia il suo decorso. Mettiamo che uno stato febbrile ci colga proprio la mattina del 31: che si fa, si rinuncia al veglione di Capodanno? Per non parlare di coloro che non possono saltare giorni di lavoro per una banale febbre.
Allora ecco come fare per debellarla nel minor tempo possibile.
Contrariamente a quanto si pensi, coprirsi in eccesso non è un buon metodo per abbassare la fredda. Al contrario, facendo sempre attenzione a non eccedere in senso inverso, converrebbe indossare abiti non troppo pesanti, ed evitare la lana e i sintetici, per favorire la traspirazione e la sudorazione.
Un metodo giudicato efficace consiste nell’applicazione di un cataplasma di argilla: lavorare l’argilla con dell’acqua e stenderne uno strato spesso non più di un paio di centimetri sul busto dal pube alla base del collo, quindi avvolgersi con un tessuto traspirante.
L’argilla assorbirà il calore e la trasudazione, calmerà il cuore e rimetterà in ordine l’intestino. L’ideale sarebbe trascorrervi una notte, in ogni caso bisognerebbe concedersi quante più ore possibili sotto impacco. Certo, l’argilla non si trova in tutte le case, ma rimane il rimedio naturale più rapido ed efficace.
Detto che un antipiretico (Tachipirina, Aspirina) è sempre un buon aiuto, un altro coadiuvante naturale consiste negli impacchi di acqua e aceto di vino bianco, da effettuarsi sui polsi, il petto, la fronte e le caviglie. Acqua e limone, spremute d’arancia e/o una tisana alle erbe offriranno un sicuro sollievo.
In ogni caso, bisogna ricordarsi di bere molta acqua, anche se non se ne ha voglia, perché il corpo ha bisogno di idratarsi: se non si ha lo stimolo della sete, si può consumare della frutta, che apporta un considerevole contributo di liquidi.