Mai come quest’anno il jeans strappato è il must have da avere nell’armadio e da sfoggiare in tutte le stagioni. Che sia estate o inverno il jeans strappato è da indossare, in estate con le gambe scoperte e in inverno portandoli assieme a dei caldi collant.
Il jeans strappato non è soltanto un capo di abbigliamento di gran moda, ma anche un accessorio con una storia straordinaria alle spalle.
Storia dei jeans
Il jeans ha origine antica con una storia che parte alla fine del XIX secolo quando nella città di Chieri (TO) veniva prodotto un tipo di fustagno di colore blu che veniva esportato attraverso il porto antico di Genova, dove questo tipo di “tessuto blu” era usato per confezionare i sacchi per le vele delle navi e per coprire le merci nel porto.
Il termine inglese “Blue-Jeans” deriva direttamente dalle parole “Bleu de Gênes“, cioè “Blu di jeans” in lingua francese.
In seguito alla scoperta dell’oro in California nel 1853 Levi Strauss fondò a San Francisco la Levi Strauss & Co (oggi Levi’s) per vendere capi d’abbigliamento utili ai cercatori d’oro.
L’azienda successivamente comprò anche dei tessuti per le tende che poi utilizzò per fabbricare dei grembiuli da lavoro. Inizialmente il tessuto dei jeans era molto rigido e scomodo, ma successivamente Levi Strauss iniziò a utilizzare un tessuto pesante e resistente di colore blu.
Nel 1871 il sarto Jacob Davis inventò il moderno jeans aggiungendo ai pantaloni in denim i rivetti in rame per rinforzare i punti maggiormente soggetti ad usura, come le tasche, particolarmente riempite dai cercatori d’oro e dai minatori. Dopo il brevetto nel 1873 la Levi Strauss iniziò a produrre in esclusiva, i pantaloni di robusto cotone tenuti insieme dai rivetti metallici che divennero la divisa di operai, minatori e cowboy.
Il jeans divenne sempre più utilizzato durante tutto il ‘900. Negli anni ’50 il jeans divenne molto alla moda grazie a star come James Dean e Marlon Brando che ne fecero il loro marchio di fabbrica. Successivamente negli anni ’60 il jeans cambiò radicalmente in un periodo storico ricco di guerre e rivolte.
Gli anni ’60 sono quelli della guerra in Vietnam, ma soprattutto dei cortei pacifisti. Per questo motivo in questi anni i jeans iniziano a rompersi.
Gli strappi sui jeans diventano negli anni ’60 il simbolo della rivoluzione giovanile, il simbolo della contro cultura, ma soprattutto il simbolo per eccellenza “dell’anti moda”. Il jeans strappato unisce sempre di più gli studenti e gli operai portando nel corteo tutto il disdegno di un mondo diviso tra la guerra e le contestazioni giovanili. I blu jeans diventano l’uniforma ufficiale contro l’uniforme di un mondo in cui i giovani non si rispecchiano più.
Negli anni ’70 il jeans strappato diventa il simbolo di un’altra sottocultura giovanile, quella degli Hippie. Con loro si diffondono i jeans sfrangiati e dipinti, larghi al polpaccio e stretti in alto “a zampa d’elefante”. Successivamente negli anni ’80 il jeans strappato diventa simbolo di vita vissuta intensamente attraverso i buchi e gli strappi. Negli anni ’90 infine il jeans diventa oggetto di tendenza grazie allo stile Grunge dettato soprattutto dai Nirvana e al Punk dei Ramones.
Come realizzare gli strappi sui jeans
Ecco come fare gli strappi sui jeans in modo facile:
- Prima di tutto fate dei piccoli tagli in orizzontale sui dove volete gli strappi. I tagli andranno posizionati a circa un centimetro e mezzo di distanza l’uno dall’altro.
- Prendete un pinzetta e iniziate a rimuovere in modo minuzioso i filamenti verticali di jeans tra un taglio orizzontale e l’altro. Il lavoro potrebbe richiedere tempo e precisione, ma dovrete semplicemente rimuovere tutti i filamenti di denim fino a che rimarranno solamente le strisce orizzontali di tessuto bianco.
- Con un po’ di pazienza i vostri jeans saranno sdruciti e di massima tendenza!