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25 Maggio 2017 16:45

Come creare un Curriculum vitae?

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Entrare nel mondo del lavoro comporta una serie di candidature tramite invio del Curriculum vitae. Ecco una breve guida per renderlo più appetibile a chi offre un lavoro.

Il curriculum non è un semplice documento dove annotare le esperienze di studio e di lavoro. Lo scopo principale di un corretto CV è quello di rispecchiare la personalità e gli interessi del candidato in modo da divenire la chiave per aprire le porte del mondo del lavoro.

Il contenuto

Al momento della consegna o dell’invio del CV domina la paura che le informazioni sul nostro conto vengano cestinate e dunque non esaminata la nostra candidatura. Per evitare ciò proponiamo alcuni utili consigli per inserire le informazioni nel modo più efficace. Come primo consiglio, quando si risponde ad una offerta di lavoro è meglio stilare curriculum adatto a far emergere gli elementi che potrebbero interessare maggiormente il datore di lavoro.

I dati anagrafici

Queste prime informazioni permettono di verificare subito il target del candidato, quindi non bisogna celare le informazioni o falsificarle quando si fa il curriculum. Si tratta dei dati più facilmente inseribili perché non devono far altro che testimoniare le informazioni peculiari per definire il nostro profilo.

  • nome e cognome
  • data e luogo di nascita
  • indirizzo del domicilio
  • recapiti telefonici
  • e-mail personale (mai quella di lavoro)
  • nazionalità
  • opzionale è lo stato civile
  • fotografia. Per alcuni è imprescindibile, quasi un biglietto da visita del candidato. Se si decide di inserirla, deve avere uno sfondo neutro e ritrarre solo il viso. Scegliere dunque la foto giusta è molto importante.

La formazione

Si elencano in questa sezione gli studi, dai più recenti ai più remoti.

  • Durata degli studi, con gli anni esplicitamente indicati
  • Nome e luogo dell’istituto scolastico
  • Tipologia di studio
  • Anno di conseguimento del diploma e/o della laurea
  • Valutazione o voto dell’attestato
  • Se la propria tesi è in linea con l’offerta di lavoro a cui si sta rispondendo, è consigliabile spendere qualche riga per descrivere l’argomento affrontato e le conclusioni raggiunte
  • Erasmus o Leonardo
  • Master o corsi di specializzazione frequentati
  • Titoli conseguiti

Attenzione a prepararsi sui buchi temporali che in sede di colloquio saranno sicuramente approfonditi dall’esaminatore. Per chi ha frequentato l’università, sono da indicare il nome del corso di laurea, la durata, il livello e se del vecchio o del nuovo ordinamento. Chi ha passato un periodo di studio all’estero con l’Erasmus o Leonardo o altra modalità formativa deve indicare luogo e durata del soggiorno.

Le esperienza lavorative

Se stiamo rispondendo ad un’offerta di lavoro per un’occupazione di alto livello è consigliabile anticipare questa parte su quella formativa. Chi esamina i candidati avrà più interesse a farsi un’idea innanzitutto sui lavori svolti. È imprescindibile evidenziare le connessioni tra esperienza formativa e lavorativa per sottolineare i vostri interessi. Una descrizione del lavoro svolto non può e non deve mancare per informare su cosa si sa fare.

Cosa è meglio inserire?

  • Conoscenza e livello delle lingue straniere
  • Capacità relazionali. Oggi giorno è fondamentale lavorare in gruppo e sapersi confrontare all’interno di un team per raggiungere insieme gli obiettivi
  • Capacità e competenze organizzative
  • Competenze e capacità tecniche di macchinari ed attrezzature
  • Capacità e conoscenze informatiche. Ove bisogna specificare tutti i linguaggi di programmazione conosciuti, i pacchetti e i tool che si è in grado di utilizzare e il livello di competenza
  • Capacità e competenze artistiche

Per quanto riguarda le lingue straniere bisogna indicare anche i corsi di lingua, le certificazioni ottenute e le esperienze di studio all’estero (ripetendo l’indicazione dell’Erasmus, se fatto). Generalmente le autovalutazioni da indicare riguardano l’ascolto, la lettura, l’interazione, la produzione orale e quella scritta. L’indicazione delle conoscenze informatiche deve essere più o meno dettagliata in base all’offerta di lavoro o alla posizione per cui ci si sta candidando. Chi possiede il diploma ECDL – European Computer Driving Licence, ossia il patentino europeo per PC, può specificare il grado di conoscenza dei vari moduli che lo compongono. Non è lecito omettere il richiamo all’uso di internet e della posta elettronica.

Hobby e interessi

Questa è la sezione meno rilevante, ma non per questo non importante del curriculum, poiché completa il quadro generale del candidato. Di solito gli interessi personali dovrebbero essere inseriti in una sezione utilizzata come argomento e/o spunto da approfondire in fase di colloquio.

Liberatoria per l’uso dei dati personali

Il curriculum vitae deve terminare con l’indicazione dell’articolo per la liberatoria all’utilizzo dei dati personali, senza questo dettaglio fare il curriculum perde di utilità.

Il formato del curriculum

Per quanto concerne il formato da utilizzare, quello europeo è meglio sceglierlo solo se espressamente richiesto. Questo perché non permette, a differenza di quello tradizionale, di valutare le competenze del candidato in modo approfondito. Le esperienze non devono ridursi a un mero elenco di attività. Bisogna anche puntare sulle competenze, sulla loro accurata descrizione e coniugare la teoria con la pratica.
Il curriculum vitae rispecchia il suo autore e deve descriverne le capacità e gli obiettivi professionali in meno di due pagine. Lo stile grafico deve essere chiaro e l’esposizione semplice, sintetica e fluida.

È meglio inviare un curriculum in word o in pdf?

La maggior parte dei candidati utilizza Microsoft Word per scrivere il curriculum perché più pratico e utilizzato. A volte, però, questo formato può dare dei problemi di formattazione ed essere visualizzato erroneamente pertanto è preferibile convertirlo in formato pdf. Il file pdf non si può modificare ed è visualizzato in modo omogeneo da chi sta offrendo il lavoro. Quando il programma con cui si sta creando il curriculum non permette di salvarlo in pdf, basta usare uno dei tanti software gratuiti reperibili in internet.

Il video curriculum

Negli States il video curriculum sta diventando sempre più utilizzato, rivoluzionando le modalità di selezione nel mondo del lavoro. In Italia sono ancora pochi che lo affiancano al classico curriculum vitae, spesso legati ai settori creativi. Per chi vuole cimentarsi con questa novità deve considerare che il video curriculum sostituisce la lettera di presentazione. Si può utilizzare il telefono se ha abbastanza pixel per rendere nitido il video. In questa caso è bene che le riprese le faccia una persona altra per concentrarsi sul messaggio da registrare. Altrimenti è bene affidarsi alla videocamera del computer. Nel video bisogna parlare brevemente delle proprie esperienze professionali e dei propri obiettivi. È importante non mostrarsi timidi, ma essere comunicativi e disinvolti. Il filmato può essere una buona carta da giocare perché potrebbe sostituire un primo colloquio conoscitivo.

Per la redazione di un curriculum professionale ed efficace, in grado di attirare l’attenzione del selezionatore e non passare inosservato come un qualsiasi altro curriculum, la guida di seguito proposta può essere un valido aiutante!

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