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Cosa si può dare da mangiare al gatto

cosa mettere nella ciotola

Alimentazione per il gatto: regime dietetico variegato e completo per ogni fase della vita di ogni gatto, dalla nascita allo svezzamento ed all’età adulta

Come per l’uomo, anche i nostri amici gatti necessitano di un regime alimentare adeguato ad ogni fascia di età e di sviluppo, vediamo a seconda della fascia di vita del gatto quale alimentazione è più corretta per mantenere lo stato di saluto e di equilibrio del gatto.

Quando il gattino nasce, la mamma gatta allatta i micini per circa 30-40 giorni prima di iniziare lo svezzamento progressivo; tuttavia, come per gli esseri umani, non sempre la mamma riesce ad allattare i suoi piccoli e, così, si necessita di ricorrere al latte artificiale.

Un cucciolo di gatto ha la necessità di nutrirsi regolarmente, con un intervallo temporale tra una “poppata” e l’altra che varia da 2 a 6 ore a seconda del numero di giorni di vita. I micini da 0 a 10 giorni devono consumare un pasto ogni 2 ore durante il giorno ed ogni 3 ore la notte.

I micini da 10 a 15 giorni è necessario che si nutrano ogni 3 ore durante il giorno ed ogni 4 ore durante la notte. I gattini da 15 a 20 giorni devono consumare il pasto ogni 4 ore durante il giorno ed ogni 5 ore la notte; quelli con una vita da 20 a 30 giorni è necessario che mangino ogni 5 ore durante il giorno ed ogni 6-7 ore durante la notte.

Per circa un mese il regime alimentare deve consistere solo a base di latte in polvere oppure anche a base di latte di vacca o di capra (intero).

Nel caso in cui i micini mostrino problemi di sottopeso e di difficoltà di sviluppo, è bene provvedere ad un’alimentazione più energetica ed a base lipidica: latte intero (vaccino o di capra) con l’aggiunta di panna, un cucchiaio di zucchero ed un tuorlo di uovo, mescolate bene e procedete ad “imboccare” il micino; potete anche riscaldare leggermente il composto e conservarlo in frigorifero per 3 giorni, non di più.

Una volta che il gattino comincia a crescere ed a svilupparsi, è bene che sospendiate la somministrazione di questo latte “energizzante” e gli somministriate il comune latte intero senza aggiunta di panna ed uovo. Per quanto concerne la quantità di latte, deve essere dosato oculatamente al giorno circa il 25% del suo peso corporeo ( a titolo esemplificativo un micino di 100 grammi deve essere nutrito con 25 ml di latte) e, man mano che il peso corporeo aumenterà, necessariamente anche il dosaggio del pasto dovrà essere incrementato in modo proporzionale.

Se l’incremento corporeo del micino non si verifica, allora, accrescete il dosaggio del latte più che proporzionalmente del quantitativo di latte. Per somministrare il composto, come per i bambini, si deve procedere con appositi biberon, fate attenzione a non velocizzare troppo il flusso di latte dato che potrebbe andare “di traverso” nei polmoni e provocare il soffocamento del piccolo. Meglio se utilizzate la siringa priva di ago in modo tale da dosare oculatamente la quantità ed il flusso di latte da ingerire. Se il micino non succhia non costringetelo a bere per forza, potete in evenienza utilizzare un contagocce, anche se il consumare il pasto diventa piuttosto laborioso e lungo.

Dopo le quattro settimane o poco più inizia la fase dello svezzamento: i micini possono essere alimentati con cibo diverso dal latte materno o con latte artificiale. Potete iniziare a utilizzare il latte commerciale anche parzialmente scremato con addizionati dei biscottini, oppure del brodino con dei croccantini salati o degli omogenizzati di pesce e/o di carne. Le pietanze devono essere servite calde ed in ciotole profonde in modo tale da consentire al gattino di iniziare a cibarsi come un adulto. Ponete accanto alla ciotola del cibo una ciotola di acqua naturale; lo svezzamento si perfezionerà intorno alle 8 settimane anche se è consigliabile continuare a cibare in questo modo i gattini fino a 8 mesi di vita. Decorso questo tempo e con il crescere del gatto in adulto, per soddisfare dal punto di vista nutrizionale l’animale domestico si può optare per il cibo che si prepara per la famiglia oppure per gli alimenti (scatolette) industriali reperibili sui banchi del supermercato o dei pet shops. Un cibo preparato tra le mura di casa adatto al nostro amico gatto consiste in una ciotola di riso o di pastina da brodo con verdure o bocconcini di carne o di pesce oppure dell’uovo con ortaggi.

L’importante è che stiate attenti a non fare consumare fritti, cibi troppo conditi e ricchi di grassi saturi, compresi troppi zuccheri. Una dieta sana ed equilibrata sono l’ideale per il benessere e la longevità del vostro micio: carboidrati come riso e pastina, protidi contenuti in carne, pesce e uova, zuccheri del latte parzialmente scremato che è un alimento completo, vitamine e sali minerali. Evitate di eccedere nel fare consumare troppo latte dopo lo svezzamento, il consumo eccessivo può provocare diarrea e intolleranza a lattosio. In estate, potete provare al fare consumare un po’ di gelato in piccole dosi, qualche biscottino al cacao a alla vaniglia è concesso nel latte ma non troppo. Evitate i dolci, creme, panne montate, budini, dolciumi vari, burro e strutto, da evitare i cibi troppo salati o troppo speziati, parsimonia nell’utilizzo dell’olio (solo da crudo e mai cotto).

Se optate per i cibi in scatola (derivanti da produzione industriale), molto più economici e più veloci da preparare, assicuratevi che contengano tutti i principi fondamentali e basilari per la dieta del vostro gatto: crocchette, bocconcini, patè, riso con verdure, filetto de-liscato di pesce sono ottimi alimenti da conservare in frigorifero. I cibi secchi come crocchette e biscottini devono essere conservati in dispensa chiusi ermeticamente in modo tale da evitare che prendano aria e si deteriorino. Si consiglia di variare a periodi i cibi di “vostra produzione” con alimenti di produzione industriale, in modo tale da variare il gusto e non abituare l’organismo del gatto ad un certo regime alimentare che, nel lungo periodo, può essere limitante e cagionare intolleranze. La dieta ricordiamo che deve essere varia e ben equilibrata.

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