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Cosa sono i cookie

Cosa sono i cookie e come disattivarli

Due parole sui cookie, il sistema di identificazione digitale che rende più snella la navigazione su Internet.

Hanno un nome dolce (“biscotto” è la traduzione letterale italiana), ma il loro impiego sul web è una cosa serissima, e spesso dalla loro gestione ha origine il successo di un sito.

I cookie sono una particella di informazioni che il sever rilascia ogni volta che un utente naviga in rete: il web client (nel caso specifico il browser utilizzato per navigare: Chrome, Explorer, Firefox, eccetera) non fa altro che memorizzarlo tra i suoi file temporanei sul terminale dell’utente.

Ogni volta che l’utente si riconnette a un sito, il browser rimanda al server il cookie, contenente informazioni di autenticazione e navigazione che, in parole povere, sintetizzano le abitudini di ricerca e alcune credenziali di chi accede al servizio (ad esempio gli estremi di un login, o il carrello della spesa di un sito di ecommerce).

In questo modo, la navigazione viene agevolata dal riconoscimento di alcuni dati essenziali che definiscono i bisogni dell’utente. Per semplificare, molti programmatori li paragonano al contrassegno che si riceve dal responsabile del guardaroba di un locale quando si lascia in custodia una giacca o un soprabito.

I cookie non sono altro che stringhe di codice HTML create dal server per sintetizzare le informazioni di accesso e navigazione dei siti Internet. Spesso una pagina web contiene centinaia di cookie diversi, uno per ciascun oggetto spesso proveniente da sorgenti diverse (ad esempio, l’embed di un video da Youtube o un banner pubblicitario).

Va da sé che più un sito è performante nel rilasciare i cookie, più agevole risulterà la navigazione, inducendo l’utente a tornare sul medesimo “luogo” virtuale.
I cookie sono da tempo oggetto di una severa regolamentazione da parte delle autorità dei singoli paesi, a causa dei dati personali che viaggiano con essi.

Essi devono rispettare tutti i protocolli di sicurezza e segretezza, al fine di proteggere la privacy di chi naviga in rete. Tuttavia, gli hacker più esperti riescono sistematicamente a impadronirsi di tali dati, allo scopo di utilizzarli per aggirare i sistemi di sicurezza telematici.

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