Ecco cosa sono i voucher per il lavoro e perchè sono stati cosi criticati dalle opposizioni e dai sindacati dei lavoratori.
Se ti stai chiedendo cosa sono i voucher per il lavoro, in questo articolo ti illustreremo come funzionano e in cosa consistono.
Il voucher è uno strumento comodo per i datori di lavoro per remunerare legalmente i cosiddetti ‘mini-lavori’, al fine di limitare il lavoro nero.
Uno strumento utilizzabile, ad esempio, per gli insegnanti che tengono delle lezioni ad ore oppure per le badanti che eseguono pulizie domestiche.
Si tratta di buoni acquistabili presso delle tabaccherie, che poi vengono consegnati dai datori di lavoro ai dipendenti occasionali.
Il taglio minimo dei voucher è di 10 euro, di cui 7,5 vengono incassati dal lavoratore per una sola ora di lavoro e 2,5 vanno all’Inps e all‘Inail in cambio delle coperture assicurative e previdenziali.
Inizialmente, i voucher per il lavoro erano stati ideati per consentire di pagare piccoli, occasionali incarichi lavorativi, ma nella quotidianità si sono rivelati uno strumento per creare sempre più lavoro precario. Basta pensare che solo nel 2016, il numero dei voucher staccati si è incrementato del 32%, mentre nei primi del 2015 il numero è cresciuto del 67% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Un evidente abuso che è finito nel mirino delle critiche di sindacati e altre associazioni a difesa dei lavoratori, nonché una pietra della discordia nelle dialettica aspra fra governo e opposizioni in Parlamento. Un tema che ha sensibilizzato anche il capo dello Stato, Sergio Mattarella, che ha ammonito il governo per l’uso improprio che si sta facendo dei voucher, in contraddizione con l’intento inziale del governo di offrire solo una risorsa limitata per creare lavoro.
La Cgil ha anche raccolto ben 3 milioni di firme per promuovere il referendum abrogativo delle norme del Jobs Act che hanno introdotto i voucher. Il governo, al fine di limitarne l’abuso, ha introdotto delle norme per aumentare la tracciabilità dei voucher, al fine di frenarne l’utilizzo scriteriato.
Inizialmente era stato pensato come uno strumento circoscritto a pochi settori e poche categorie di lavoratori, come disoccupati, studenti e pensionati. Oggi, i settori lavorativi che impiegano personale pagato con voucher sono la quasi totalità.