Doppelgänger: che cos’è? Si tratta di un sosia o del gemello di una persona. Il doppelgänger è anche un fenomeno in cui è possibile vedere la propria immagine con la cosiddetta coda dell’occhio. Nelle leggende e nei romanzi è uno spettro reale di un essere vivente mentre a livello folkloristico è uno spirito che non riesce a sparire per sempre. In altre leggende si tratta di un presagio di morte. Se tale presto fosse visto da parenti o amici potrebbe invece presagire una malattia.
Il termine doppelgänger è di origine tedesca, come è facilmente intuibile. Sempre secondo la leggenda folcloristica, il doppelgänger non proietta nessuna ombra né si riflette nell’acqua o in specchi. Esso fornisce, invece, consigli alla persona di cui assumono le sembianze, che possono essere buoni o cattivi. Possono anche turbare le menti delle loro vittime apparendo ad amici o parenti. Una volta visto il proprio doppelgänger, si vedranno queste immagini per sempre.
Gli studiosi e gli psicologi hanno fatto numerose ricerche su tale fenomeno, cercando di comprenderne le sfumature. Sono stati messi sotto esame leggende, come quella di Narciso, racconti inventati e semplici tradizioni popolari. Il risultato è stato che questi casi sono spesso collegati a due opzioni. La prima è il fenomeno freudiano del “perturbante”, la seconda si riferisce al disturbo narcisistico della personalità.
Molti autori ritengono che il doppelgänger sia da ricollegare a una forte crisi del proprio io. Un io fragile ha bisogno di rafforzare la propria identità e per fare questo crea un “doppio”. L’alter ego spettrale, infatti, costituisce sempre un sintomo di un qualcosa che non va nel proprio essere.
Se il problema che spinge a creare il doppelgänger viene da una forte insicurezza, ecco che nasce il fenomeno detto doppelgänger.
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